Una grande attrattiva dello Yorkshire Terrier è senza dubbio il suo mantello. Il cucciolo di Yorkshire Terrier nasce nero con il musino e le zampine tan e, con il passare dei mesi, inizia la lenta metamorfosi che lo porterà ad avere il colore e la tessitura che appartiene al mix dei genitori e dalla componente genetica legata al colore. I colori sono difficilissimi da riprodurre artificialmente. Parleremo del “tan” quando si tratta del biondo carico e del “blue” quando si parla del mantello del corpo.
Importantissima è anche la tessitura del mantello che ne condiziona anche il colore.
Una tessitura lanosa tenderà a dare un tan color crema e un mantello nero e opaco, considerato un grande difetto tanto da essere da squalifica nelle esposizioni canine.
Il mantello dello Yorkshire Terrier deve essere ricco e setoso, brillante come seta, lucente e della giusta tessitura cade pesante come una mantellina di pura seta. Il mantello lanoso invece non ha luce e vira verso il grigio con l’età ma non è certo da considerarsi blue che invece è come il colore dell’acciaio e non argento chiaro.
Allora, come deve essere il giusto colore del nostro piccolo amico? Quello della testa deve essere biondo carico sul muso, mento e orecchie; sulle
guance deve avere una tonalità bionda calda ma non troppo rossa in quanto indurirebbe l’espressione del cane. Quindi, la nuance è una scala di colori caldi dal tan del muso al tan più chiaro sulle guance, zampe e sottocoda. In inglese questa scala di colori è chiamata “shaded”. Il blue non deve essere troppo scuro, vicino al nero, che lo renderebbe di tessitura fragile, di poco volume e che si spezzerebbe facilmente.
Il mantello del corpo sarà quindi blue setoso, abbondante dall’inizio dell’incollatura fino alla punta della coda. Attualmente, con la decisione di non tagliare più le code, avremo la punta della coda decisamente di un colore più scuro.
I mantelli molto chiari hanno una crescita molto veloce, ma anche un colore che tenderà ad arrivare presto all’argento, quindi troppo chiaro. Oramai, lontano dalla destinazione per cui è stato creato, il piccolo lavoratore dedito alla pulizia dai ratti e altri roditori nelle miniere della vecchia Inghilterra, è diventato un brillante salottiero con una grinta da “terrier” nonostante il suo aspetto da bambolina di ceramica, con il suo fiocchetto rosso che raccoglie il pelo della testa.
Questo è ciò che posso affermare avendo allevato per tanti anni Yorkshire Terrier: la selezione del colore del mantello è difficilissima. La genetica non è matematica e lo riscontriamo soprattutto nello
Yorkshire Terrier, gioia e delizia degli allevatori che sono sempre alla ricerca della perfezione con un sapiente e abile lavoro di linee di sangue e accoppiamenti mirati.
Riccardo Fedelfio
Allevatore
All.to Indiscreto