A fine Ottocento un gruppo di appassionati cinofili, capitanato da Adolf Reul (professore in zootecnia della Scuola Veterinaria di Cureghem) sentì la necessità di censire la popolazione di cani da pastore presenti sul territorio belga, allo scopo di elaborare una razza nazionale autoctona. Il 15 novembre 1891 furono riuniti 117 cani provenienti da tutto il Belgio e negli anni a seguire fu operata una vera selezione in stretta consanguineità sui soggetti più interessanti. Fin da subito fu chiaro che la morfologia era molto simile e le varietà si distinguevano per i mantelli; infatti i cani da pastore belga furono subito catalogati nelle tre
tessiture di pelo: lungo, corto e duro, mentre riguardo ai colori, ci furono parecchie diatribe ma nel corso degli anni si arrivò alle varietà che abbiamo oggi: pelo lungo: nero (Groenendael) e fulvo carbonato (Tervueren), pelo corto: fulvo carbonato (Malinois), pelo duro: fulvo carbonato (Lakenois). Il Malinois fu, sin dall'inizio, la varietà più frequente in quella zona della provincia di Anversa che continua verso il sud dell'Olanda, territorio piuttosto ingrato, denominato la “Campine anversoise” o meglio in fiammingo “de Kempen”.
Se inizialmente il Pastore Belga veniva utilizzato per la pastorizia, con l'urbanizzazione e lo sviluppo delle città e il conseguente abbandono delle campagne, fu impiegato come ausiliario della polizia e in seguito negli eserciti, data la sua duttilità. Nel 1903 fu organizzato a Malines (città che diede il nome a questa varietà) il primo concorso cinofilo “di addestramento, d'obbedienza e di intelligenza” che fu vinto dalla la femmina Malinois Cora il cui lavoro fu così descritto: “un addestramento, una obbedienza e una intelligenza stupefacenti: le manca solo la parola. Non perde mai di vista il suo conduttore, attendendo con febbrile impazienza quel gesto che servirà da comando”.
Cora fu coperta da Tomy e da questo accoppiamento nacque nel 1899 TJOP (Losh 6132) che è storicamente considerato come il primo Pastore Belga Malinois; tutti Malinois attuali, così come la maggior parte dei Tervueren hanno Tjop nella loro genealogia.
Durante le due Grandi Guerre il capitale genetico dei Cani da Pastore Belga fu quasi totalmente distrutto (rubato, sequestrato e spesso sterminato dall'invasore) per risorgere dalle proprie ceneri nell'ultimo dopoguerra, rilavorando su soggetti recuperati (o nascosti) dagli allevatori durante i conflitti. Dagli Anni Ottanta la varietà Malinois si è imposta per le sue straordinarie doti caratteriali, anche grazie alla selezione operata da grandi allevatori belgi: Destailleur (Mouscronnais) e in seguito Lebon (Boscaille) e Vanstenbrugge (Deux Pottois) e i francesi Casanova (Fontaine du Buis) e Noel ( Noaillerie). Questa selezione, mirata alla
performance sportiva, ha diviso la varietà Malinois in due linee: linee conformità allo Standard di razza e linee da lavoro. A queste ultime appartengono i Malinois utilizzati dagli eserciti e nelle varie discipline agonistiche quali Ring, Mondioring, IPO dove oramai il Malinois ha minato l'egemonia del Pastore Tedesco.
E' selezionato da generazioni sulla capacità di apprendimento, sulla atleticità, sulla velocità di movimento, sull'istinto di predazione, sulla possessività… qualità che lo fanno considerare oggi uno dei migliori cani da lavoro al mondo. Lo si vede accanto ai soldati, insieme alla protezione civile, è un compagno di vita fedele, ama la propria famiglia, meno l'estraneo. Contrariamente a ciò che si dice, non è un iper nervoso: è molto attento a tutto ciò che accade attorno a lui e reagisce rapidamente. Grande osservatore: spesso anticipa una situazione solo alla seconda o terza volta che gli si presenta. Ha un forte senso della proprietà e ciò fa di lui un eccellente cane da guardia.
Alla base della celebrità del Malinois ci sono la sua rapidità (di riflessi, di movimento e di apprendimento) e il morso che è un morso sportivo, ludico, che nulla ha a che vedere con le reazioni di difesa o di paura di un cane mordace ed inoltre è capace di obbedire al suo conduttore, in piena azione di difesa, lasciando la presa e mantenendo la vigilanza. Non è proprio un cane per tutti: ha del carattere e occorre fargli rispettare la gerarchia, ma una volta stabiliti i ruoli nella famiglia è un fedele compagno, molto affettuoso e facile da istruire.
Nelle linee da lavoro c'è una certa eterogeneità di tipo dovuto anche all'adeguamento ai programmi agonistici nazionali: è così in Belgio e in Olanda dove il programma è meno dinamico, i cani sono più grossi rispetto a quelli francesi che devono essere molto più agili. Ciononostante, per esperienza, posso dire che la rapidità il Malinois la ha nella sua testa; ho visto cani al limite massimo della taglia e del peso con l'agilità e la rapidità di un felino! I grandi appuntamenti sportivi del Malinois sono la Finale di Ring in Francia e il Campionato di Ring Belga: la difesa è tutta su costume completo, c'è l'esercizio di guardia all'oggetto e i salti sono tre: palizzata diritta di 2,30 m, salto in lungo di 4,50 m e salto in alto di 1,20 m.
I concorrenti sono i finalisti che durante l'anno hanno svolto le selezioni per arrivare alla Finale, quindi sono i migliori cani di ogni nazione e il più delle volte l'unica razza rappresentata in Finale è proprio il Pastore Belga Malinois... che durante le selezioni ha sconfitto tutte le altre razze!
Il Malinois nasce dal programma di Ring, ma negli ultimi trent'anni è diventato anche il protagonista della disciplina IPO: al Campionato Mondiale di tutte le razze FCI molto spesso i primi posti sono appannaggio di questo straordinario cane.
Taglia: peso e misure
Altezza al garrese: l'altezza desiderabile è mediamente di 62 cm per i maschi e 58 per le femmine. Sono tollerati 2 centimetri in meno e fino a 4 in più
Peso: maschi circa 25-30 kg. Femmine circa 20-25 kg.
Il Pastore Belga deve essere inscritto in un quadrato: spesso il Malinois da lavoro ha il tronco più allungato rispetto a quello da esposizione, così come ha la testa più potente e le orecchie più grandi. Il colore è fulvo carbonato, nelle varie sfumature del rosso, che può essere più o meno intenso.
Liliana Berruto
Allevatore
All.to Maschera di Ferro
www.mascheradiferro.com