Gabriel Pascarella, allevatore intestatario dell'affisso Wanhelsing www.allevamentobassottiwanhelsing.it , presenta le origini e la selezione del Bassotto a pelo duro
L’attività di standardizzazione del tipo e del mantello del pelo duro durante tutto il XIX secolo richiese agli allevatori tedeschi l’utilizzazione di un certo numero di razze diverse che consentissero la rigenerazione dell’originale fino ad arrivare al moderno pelo duro. L’incrocio tra un Bassotto a pelo corto e un Pinscher a pelo duro (Schnauzer) diede buoni risultati sul mantello, ma produsse cani con le teste piccole e i corpi corti. L’incrocio tra un Bassotto a pelo corto e un Dandie Dimmont generò esemplari morfologicamente migliori, ma con un pelo morbido con un deciso ciuffo sulla testa, difetto questo che ancora oggi spaventa gli allevatori.
Altri incroci avvennero con lo Scottish Terrier, lo Skye e il Fox Terrier a pelo duro. La selezione proseguì fino ad ottenere soggetti descrivibili secondo i canoni dell’attuale standard di razza: morfologicamente armonici, nonostante la sproporzione di lunghezza tra arti e corpo, muscolosi, con portamento fiero e un’espressione vigile e intelligente. Dotati di pelo duro, uniformemente fitto e ben aderente al corpo e con presenza di sottopelo. Sul muso, sulle orecchie e sulla testa il pelo si mostra più corto e quasi liscio. Il muso presenta una barba pronunciata e sopracciglia cespugliose.
I colori del Bassotto a pelo duro sono: cinghiale e foglia secca.
Gabriel Pascarella