Articolo a cura di Alessandra Toffolutti, unico allevatore in Italia di Lapinporokoira
«Il Lapinporokoira (tradotto letteralmente: Cane da Renna della Lapponia) è un antico cane nordico di tipo Spitz con una lunga storia e selezione; da cacciatore di renne selvatiche a cane da traino, guardiano dei villaggi e bestiame, sino a diventare il migliore cane da conduzione in allevamenti estensivi di renne: un solo cane può gestire fino a 1000 soggetti da solo.»
Il Lapinporokoira è considerata una delle razze più rare al mondo: si contano ancora pochissimi allevamenti in Europa, anche se piano piano la sua popolarità sta crescendo. Cani speciali, unici, fedeli, una volta che li conosci non potrai mai vivere senza! La loro particolarità non è solo dettata dal lavoro attitudinale, ma anche dall’unicità genetica, della quale ve ne parlerò in un articolo a parte! Intanto iniziamo a conoscerli nel corpo...e nell’anima!
Il Lapinporokoira è un cane di tipo Spitz di media taglia, visibilmente più lungo che alto. Possiede una forte ossatura e muscolatura, tuttavia non deve dare l'impressione di essere pesante. Ha un trotto fluido, instancabile, elastico, ampio e veloce. Il cranio ha una forma triangolare visto dall’alto, con muso più corto del cranio, stop gentilmente discendente, orecchie erette, occhi scuri, vivaci e acuti, tartufo in armonia con il colore del manto.
Gli arti sono muscolosi e saldamente attaccati al corpo, collo muscoloso e forte senza giogaia, dorso tonico, rene corto, groppa lunga e obliqua, con attaccatura della coda bassa, pendente a riposo, in una curva sciolta o sopra il dorso in movimento. Il manto può presentarsi corto o lungo, di tessitura leggermente ruvida, denso di sottopelo in modo da adattarsi ad un clima artico. I colori accettati sono nero in diverse sfumature, grigiastro uniforme (agouti) o marrone scuro con una sfumatura più chiara del colore di base.
Spesso sono presenti focature su muso e sopracciglia che vanno dal grigiastro al marrone chiaro-aranciato, macchie dello stesso colore presenti anche nelle parti inferiori del corpo e le gambe. Macchie bianche sul collo, petto e arti sono permesse.
Alessandra Toffolutti