Articolo a cura di Riccardo Fedelfio, intestatario dell'affisso Indiscreto, riconosciuto ENCI FCI
Il mantello del Maltese è bianco, ricco e setoso e cresce sui due centimetri al mese, necessita di un bagno ogni 20 giorni, con prodotti specifici per manti bianchi, studiati appositamente per il Maltese e con PH corretto che non lo rende aggressivo per la pelle. Sempre della stessa linea troverete balsami che vi aiuteranno nel lavoro di asciugatura che deve iniziare dal posteriore e per ultima la testa, così il nostro amico, le prime volte a contatto con il phon, non si terrorizzi cercando di scappare. Ogni giorno, una veloce ma attenta e profonda spazzolata eviterà che il pelo si annodi, soprattutto sotto le ascelle anteriori e gambe posteriori, avendo cura di tenere pulito il contorno occhi con delle salviettine umidificate con azione antibatterica.
Per gli eventuali nodi fate in modo di non strapparli con il pettine ma apriteli delicatamente con le vostre dita e, con l’aiuto di spray sciogli nodi, reperibili in commercio, sarà facile pettinarlo senza creare dolore al cane. Per quanto riguarda la scelta di avere il Maltese con il suo pelo naturalmente lungo, ma impegnativo nella cura, esiste l’alternativa di bellissimi tagli professionali, eseguiti da esperti toelettatori, che lo renderanno bello e simpatico e potrà correre in giardino o al parco senza riempirsi di legnetti e foglie che se non pettinate via al ritorno della passeggiata creeranno nodi difficili da districare. Il Maltese ama molto il movimento, quindi delle belle passeggiate lo tonificheranno, ama stare al sole, che creerà sulla pelle delle macchie color vinaccia, sintomo di un soggetto ricco di pigmentazione naturale.
Se siete intenzionati all’acquisto di un Maltese rivolgetevi a seri allevatori e non a quelli che allevano troppe razze, o peggio a quelli che vi proporranno meticci detti "maltipoo" e "yorkese" dalle mille taglie tipi e colori come nuove razze che non sono altro che ‘incroci’, non avendo purezza nella propria linea di sangue; non sono ovviamente riconosciuti dalla FCI e non avranno mai il pedigree che altro non e’ che il documento che attesta la genealogia pura del cane. Il pedigree ha un costo esiguo di circa 20 euro ed è a carico dell’allevatore; quindi gli allevatori con Affisso non possono vendere cuccioli senza pedigree e microchip.
I privati possono farlo ma è obbligatorio che i cuccioli abbiano il microchip, anche se non di razza. Peggiore è il caso in cui i cuccioli siano senza microchip; chi lo acquista, è passibile di denuncia da parte del Veterinario che, la prima volta visiterà il cucciolo rilevando l’assenza del microchip sul cane, inoltrerà i dati anagrafici di chi ha portato il cane in ambulatorio alla ASL di competenza territoriale che a sua volta passerà la denuncia ai Carabinieri, con eventuali conseguenze penali. E’ brutto concludere un articolo con la parola ‘penale’ ma cosi facendo posso darvi il consiglio di non alimentare il commercio di cani di razze che non esistono e ho saputo che possono costare anche molto.
Riccardo Fedelfio