Articolo a cura di Eva Vincenzi, allevatore e intestatario dell'affisso Erolgems, riconosciuto ENCI/FCI. Master Allevatore ENCI/AMNVI.
In passato l'antenato del Labrador Retriever, il cane di St. John, era presente a bordo delle barche dei pescatori dell'isola di Terranova e della penisola del Labrador che lo utilizzavano per recuperare le reti e gli strumenti di lavoro caduti in acqua. Era spesso presente a bordo delle barche dei pescatori di Bretagna e Normandia.
Didascalia: La prima foto di un Labrador Retriever è stata del Duca di Buccleuch, a una Labrador chiamata Nell. Aveva circa 12 anni.
Nell'Europa continentale è principalmente allevato come cane da compagnia per il suo temperamento mite, affettuoso, socievole e anche molto tranquillo rispetto a tutte le altre razze di cani della stessa taglia o anche più piccoli. È spesso utilizzato anche come guida per i non vedenti per merito delle sue doti di docilità e facilità di apprendimento unite a una taglia media che ne consente la facile gestione nella vita quotidiana, come il trasporto sui mezzi pubblici. Viene inoltre impiegato anche come cane di utilità dalle forze dell'ordine e dalla Protezione Civile. L'eccezionale fiuto gli consente infatti di scovare esplosivi e sostanze stupefacenti occultati, nonché di percepire la presenza di persone sotto neve e macerie.
Il Labrador Retriever è una razza adatta alla compagnia, alla guida dei non vedenti, da utilità e, come dice il suo nome, è un cane da riporto
È importante ricordare che un buon Labrador è un cane che ha bisogno di fare attività fisica. Per tenerlo in forma potrebbe bastare qualche passeggiata, in linea generale ama svolgere ogni genere di attività insieme ai compagni umani. Da cucciolo è particolarmente curioso e disponibile, sempre pronto a imparare da qualsiasi cosa trovi sul proprio cammino.
A qualsiasi età è bene prestare molta attenzione alla sua alimentazione, poiché recenti ricerche hanno dimostrato che il Labrador è un cane predisposto geneticamente al facile accumulo di grasso, dote indispensabile alla sopravvivenza per il suo antenato, il cane di St. John.
Eva Vincenzi