L'articolo seguente, sulla razza Chow Chow e le sue caratteristiche, è stato redatto da Isabella Milani Baruffaldi, all.to Ceppo Rosso dal 1982, che alleva Chow Chow a pelo lungo e a pelo corto in tutti i colori di mantello. E' autore di molti libri sulla razza e ha scritto per diverse riviste cinofile qualificate in tutto il mondo.
In Mongolia e in Manciuria, attorno al I secolo a.C., i Chow Chow erano i compagni più adatti all’incombenza del traino dei piccoli carretti, data la loro struttura massiccia, l’anteriore potente con il petto buttato in avanti e il collo forte e il posteriore muscoloso. Queste peculiarità devono essere tutt’oggi apprezzate e ricercate per mantenere l’integrità fisica di una razza primitiva, vero patrimonio della natura. Nello Standard attuale, ultima edizione del 13 ottobre 2010, vi è inserita una dicitura prescrittiva nella sezione: Proporzioni Importanti che decreta: “La distanza dal garrese al gomito è uguale alla distanza dal gomito al suolo”.
Perciò, in rispetto a questa norma, il soggetto non dovrà avere zampe corte che produrrebbero un movimento impacciato, ma arti di giusta lunghezza in grado di produrre una andatura che gli permette di essere “[omissis]… in grado di muoversi liberamente e agevolmente senza alcun segno di fatica". E ancora: “[omissis]… Il suo tipico movimento a passi corti gli permette di muoversi liberamente, mai goffamente, e con una eccellente resistenza” (da Standard, Andatura e Movimento). Vi è un’altra imprescindibile caratteristica della razza Chow Chow che è stata decisamente approfondita nella spiegazione del nuovo Standard: la pigmentazione della bocca, del tartufo e degli occhi.
La pigmentazione è di enorme importanza: “[omissis]… ideale una bocca completamente nera, inclusi il palato e le labbra, con la lingua nero bluastra”. Ovviamente potrebbero esserci delle diluizioni presenti nelle gengive dei soggetti blu e cerbiatto e questa diluizione potrebbe essere ancor più accentuata nei crema. Macchie rosa, slavature e depigmentazioni nei neri e rossi dovrebbero essere penalizzate poiché il pigmento è essenziale così come per il tartufo, che seppur con la variante dei colori diluiti, vi è un categorico: “ma il nero è preferibile in ogni caso”. Nei soggetti neri e nei soggetti rossi la colorazione dell’occhio deve essere più scura possibile, nei blu è preferibile un color lavagna così come un ambra scuro per i cerbiatto.
E’ concessa una diluizione maggiore nei crema. Si deduce che per tutti i colori la pigmentazione non si riduce alla lingua ma anche al palato, gengive, labbra, tartufo e occhi. Il Chow Chow è un “modello” unico nel mondo canino e è sempre riconoscibile proprio perché presenta queste imprescindibili caratteristiche: il movimento “a pendolo” del posteriore e la pigmentazione nero/bluastra delle mucose e della lingua. Gli allevatori nella loro selezione e i giudici nei ring espositivi dovrebbero tenere in grande considerazione queste qualità che sono il vero distinguo di una razza unica.
Isabella Milani Baruffaldi
Allevatore - Master Allevatore ENCI/ANMVI
All.to Ceppo Rosso www.chowchowmagazine.it