…la funzione principale di questo cane, nella quale non ha paragoni, è di controllare e condurre il bestiame, sia in vasti spazi che in superfici ristrette. E’ sempre vigile, estremamente intelligente, attento, coraggioso e affidabile; la sua assoluta devozione al compito affidatogli ne fa il cane ideale.”
Questa potrebbe sembrare la frase di un presuntuoso appassionato della razza, invece è proprio la frase con cui inizia lo Standard e solo dal momento che un Australian Cattle Dog entra a far parte della tua famiglia ti rendi conto di quanto rispecchi esattamente la realtà.
E’ un cane di taglia medio piccola (dai 43 ai 51 centimetri al garrese), dal peso contenuto (dai 15 ai 26 chili), pelo corto (massimo 4 centimetri), con un carattere forte e duttile, estremamente ubbidiente e anche se riservato con gli estranei, mai aggressivo senza motivo. Queste caratteristiche gli permettono di adattarsi perfettamente sia alla vita di una fattoria che a quella di una famiglia moderna, purché si abbia voglia di dedicargli il tempo e l’amore necessari per la sua educazione. L’Australian Cattle Dog, o come viene anche chiamato Blue Heeler, creato per l’inospitale bush australiano, stupisce per le sue doti di “rude lavoratore” alternate con comportamenti dolci e affettuosi e un’attrazione fatale per il divano.
“…l’aspetto generale è quello di un cane da lavoro forte, compatto, armoniosamente costruito… La sua sostanza, la sua potenza, l’equilibrio delle sue forme e la qualità dei suoi muscoli devono concorrere a dare l’impressione di grande agilità, di forza e di resistenza. Qualsiasi tendenza a sembrare grossolano o mancare di sostanza costituisce un grave difetto.” Con questi presupposti è scontato che sia utilizzato e considerato fonte di divertimento nei vari sport cinofili come agility, obedience e disc dog. Vediamo qualche soggetto cimentarsi come cane da pet therapy, da valanga e da ricerca. All’estero è anche apprezzato nelle prove di utilità e difesa.
Affascinante è anche la sua storia: i pionieri sbarcati in Australia si trovarono di fronte un ambiente aspro e durissimo, così nel XIX sec. dovettero creare una nuova razza di cani adatta alla sempre più difficile gestione del bestiame ormai rinselvatichito. Così nelle vene dei nostri ACD scorre il sangue dell’efficiente pastore Smooth Collie, del misterioso e selvatico Dingo, del Dalmata compagno dei cocchieri e di un tenace Terrier di tipo Bull. Da questa miscela esce un cane unico ed estremamente originale che nasce bianco per poi sviluppare nel giro di venti giorni i particolari colori che lo contraddistinguono:
il Blue con le sue tre varianti (mai merle) e il rosso nella sola variante “speckle”. In entrambi i colori vi deve essere la presenza di peli bianchi mescolati con quell’ effetto brizzolato che li fa sembrare anziani anche da giovanissimi…
Dalle sue origini l'ACD ha certamente ereditato una salute di ferro e una spiccata rusticità che porta anche ad una “manutenzione” ridotta al minimo, un bagno ed una spazzolatura di tanto in tanto sono sufficienti. Le poche malattie congenite di una certa rilevanza riscontrate nella razza sono:
è presente, ma non in modo da destare preoccupazioni se si utilizzano per la riproduzione soggetti testati.
si combatte effettuando a tutti i riproduttori il test audiometrico (Baer Test).
si accoppiano in maniera mirata solo soggetti che abbiano effettuato il test del DNA. In questo modo nascono solo cuccioli sani.
allevato con coscienza può diventare, per chi lo fa entrare nella sua famiglia, uno splendido compagno di vita per molti, molti anni…considerando che è la razza che detiene il record di longevità (29 anni!). In Europa già dagli anni '80 la razza è allevata, ben diffusa e apprezzata. In Italia negli ultimi dieci anni si è avuto un incremento delle nascite che unito all’alta qualità fa ben sperare che l’Australian Cattle Dog abbia lo sviluppo che merita anche nel nostro Paese.
Simona e Paolo Coletta
Allevatori - All.to Banana Bender
www.australiancattledog.it