L' Alaskan Malamute è un cane gerarchico, abituato a lavorare in muta con ruoli ben definiti, accetta la convivenza con altri cani dopo aver stabilito la gerarchia cosa che, con soggetti dominanti, può avvenire anche in modo cruento. Tra le peculiarità più sorprendenti c'è la straordinaria resistenza al traino, rispetto ad altre razze. L' intelligenza e l'istinto fuori dal comune che, associati all'eccezionale senso dell'orientamento insito nel suo DNA, gli consentono di decidere per il meglio in qualunque situazione. Condizioni di vita così estreme hanno sottoposto l'Alaskan Malamute a una dura selezione naturale, alla quale sono sopravvissuti solo i soggetti più forti e temprati.
Il duro lavoro trainando la slitta, spesso in condizioni a dir poco proibitive per altre razze, lo ha forgiato fisicamente e caratterialmente. Tutto ciò ci ha consentito di ereditare una razza con un patrimonio genetico solido e intatto, con soggetti resistenti, equilibrati psichicamente, e dotati morfologicamente. Ciò che invece affascina di più dell'Alaskan Malamute, è senza dubbio il suo movimento con portamento fiero. La grande potenza che esprime, con la spinta del posteriore e l'allungo dell'anteriore, associata all'andatura ritmica e sciolta, gli consente di economizzare energie e nel contempo coprire molto terreno. Come cane nordico, l'Alaskan Malamute, è all'ultimo grado di evoluzione psicosomatica del lupo.
In lui spicca una marcata indipendenza, massimo grado di socializzazione, e alto grado di curiosità. Assolutamente inadatto alla guardia, poiché non teme l'uomo e accoglie amichevolmente qualsiasi estraneo. Pur non nutrendo affetto esclusivo riconosce il suo capobranco, in genere il proprietario, per il quale ha una certa propensione. L'Alaskan Malamute è un cane molto leale, pronto al gioco se invitato. Un compagno ideale per escursioni tra la natura siano esse podistiche, ciclistiche o in slitta. Con la maturità i maschi tendono a diventare più dignitosi, mentre le femmine restano più espansive.
La convivenza, con un cane in genere e un Alaskan Malamute in particolare, è un confronto tra intelligenze il cui risultato è meno scontato di quello che si possa pensare. L'Alaskan Malamute non è un cane territoriale come i molossoidi, e tantomeno un gregario come i cani da pastore, ma un cane gerarchico con un ruolo nel branco, stabile e ben definito. Diventa fondamentale, pertanto, farsi riconoscere e accettare come suo capobranco. Difficilmente farà cose perché costretto, vorrà essere convinto, e per convincerlo non serve farsi temere, ma è necessario conquistarsi il suo rispetto e la sua fiducia.
Vincenzo Bompadre e Franco Tozzi