Il Cane da Montagna dei Pirenei, chiamato anche Patou, viene da sempre utilizzato sulle catene montuose dei Pirenei, inizialmente soprattutto dai pastori a guardia delle greggi, ma in seguito vengono conosciuti e apprezzati dai nobili signori che li portano a fare la guardia ai loro castelli. Già apprezzato come cane da compagnia al XVII secolo, ebbe il suo momento di gloria alla corte di Luigi XIV.
Il primo Standard di razza viene redatto e registrato nel 1923 da Bernard Sénac-Lagrange, che è molto simile a quello attuale, al quale si sono aggiunte solo alcune precisazioni.
Il Cane da Montagna dei Pirenei è un cane di grande taglia, imponente e di robusta costruzione. La sua ossatura è forte e la muscolatura potente. Pur essendo un cane di grande mole non e privo di una certa eleganza, anzi proprio l'eleganza del suo portamento è la caratteristica principale che lo distingue dalle razze affini.
Il pelo è molto abbondante, piuttosto piatto, abbastanza lungo e provvisto di sottopelo nei mesi invernali. Il colore del mantello è bianco o bianco con macchie grigie, color tasso o arancio (arrouye) sulla testa, sugli orecchi e all'attaccatura della coda, ma è ammessa anche qualche pezzatura sul corpo. Da cucciolo presenta macchie più marcate grigie, giallo pallido o arrouye più marcate, che schiariranno durante la crescita. I cani completamente bianchi non sono i più tipici della razza, anzi, anticamente erano preferiti più macchiati ... quella dei cani bianchi è una moda del tutto recente.
Cane potente, resistente, agile e dotato di un notevole sangue freddo, considerando il lavoro che deve svolgere, non deve essere né timido, né pauroso, né aggressivo. Per essere un buon guardiano deve però essere anche un po' diffidente, perciò restio a dare confidenza al primo che capita. E' per mezzo di questa diffidenza che il cane espleta al meglio il suo dovere di guardiano. A suo parere, gli estranei potrebbero rappresentare un pericolo, perciò non si avvicinerà di primo acchito ad una persona che non conosce e, se costretto al guinzaglio, tenterà di sottrarsi a carezze ed effusioni che non gradisce indietreggiando, con un atteggiamento che talvolta può essere scambiato per timore. Ma non è cosi! Il Montagna dei Pirenei non teme l'uomo del quale sa di essere più forte e lo si nota quando l'estraneo insiste nel volerlo toccare o peggio ancora accarezzare sulla testa, gesto per lui di dominanza. Si potrà udire uno sbuffo o un ringhio sommesso di avvertimento ... che in caso di insistenza può precedere l'attacco .
Recentemente stiamo assistendo con preoccupazione all’aumento di accoppiamenti tra esemplari privi di tipicità e delle opportune documentazioni sanitarie minime per la tutela della razza. Dal punto di vista della tipicità il cucciolo deve come minimo presentare i seguenti requisiti:
- pelo bianco che presenta macchie più o meno marcate, seguire le indicazione fornite dallo Standard di razza.
- la pigmentazione delle mucose (labbra, palpebre, tartufo..) deve essere assolutamente nera
- gli occhi devono essere il più possibile piccoli e a forma di mandorla e con palpebre ben tese e non rilasciate .
- le zampe posteriori devono assolutamente presentare il doppio sperone (ossia due dita aggiuntive).
- la struttura generale deve apparire solida e dritta con zampe che non hanno deviazioni verso l'esterno.
Ritengo doveroso consigliare a chiunque intenda accogliere un cucciolo di Cane da Montagna dei Pirenei, di richiedere all' allevatore come minimo i seguenti documenti per entrambi i genitori:
- Iscrizione al Libro Genealogico Nazionale (pedigree)
- Denuncia di monta (modello A) e di registrazione della cucciolata (modello B ).
- Controllo radiografico UFFICIALE per la displasia dell'anca (grado A, B, oppure C) e displasia gomito (grado 0 o 1).
- consigli utili dal punto di vista gestionale (alimentazione, igiene e cura, educazione di base, profilassi vaccinale).
Lucia Giraldi
Allevatore - Giudice ENCI/FCI
All.to Rocca dei Patous www.roccadeipatou.it