Articolo a cura di Michele Maffeis, allevatore e intestatario dell'affisso riconosciuto ENCI FCI Le Martinenghine
Si dice che il primo Bull Terrier, ridotto di taglia, fosse noto già nei primi anni dell’800. Scomparve prima della prima guerra mondiale per essere poi addirittura eliminato dai Records dei club di razza nel lontano 1918. Va quindi al colonnello Richard Glyn il merito di aver fondato nel 1938, insieme ad un gruppo di amici appassionati, il primo Miniature Bull terrier Club in UK. Per declinare le caratteristiche del Miniature e definirne quindi lo standard di razza il gruppo di amici decise di utilizzare quanto già noto per il Bull Terrier Standard introducendo però l’importante precisazione che l’altezza al garrese non avrebbe dovuto superare i 35.5 cm.
Un Miniature, quindi, deve essere un Bull Terrier Standard ridotto di taglia, in maniera proporzionale. Nell’esprimere la massima potenza nel minor spazio deve disporre dei tratti di tipicità che lo identificano come unico: testa a uovo, lunga e moderatamente curva, occhio piccolo e triangolare, orecchie piccole dritte e ravvicinate tra loro. La distanza dalla punta del naso agli occhi deve essere sensibilmente maggiore di quella dagli occhi alla sommità del cranio. Il collo deve essere muscoloso, lungo e arcuato e solo con una corretta angolazione degli arti anteriori e dei posteriori potrà avere il passo potente deciso e al contempo ”stranamente” elegante che esprime la forza e la fierezza della razza.
Il Miniature Bull Terrier sa essere un compagno di vita unico. Deve essere però educato con costanza e ferma dolcezza affinché la sua cocciutaggine, tipica dei terrier, non prenda il sopravvento. È estremamente fisico, trova quindi nel contatto con i membri della sua famiglia la sua massima soddisfazione. Dimenticatevi la privacy, con un Miniature Bull è impossibile averla. Ama passeggiare, correre e scatenarsi per poi “spegnersi” di colpo, come se avesse esaurito la carica! Crolla in profondi, lunghi e rumoreggiante sonni assumendo spesso posizioni che sfidano la forza di gravità e che non possono far altroché divertire chi lo osserva. Non è un cane da guardia, ama le persone, anche quelle che non conosce.
Con i bambini, in particolare, crea sempre un rapporto di incredibile complicità. Occorre però ricordare che, essendo un Terrier di tipo Bull, può avere uno spirito competitivo e non sempre tollerante nei confronti di altri animali. Una buona socializzazione, sin dalle prime settimane di vita, farà sì che da adulto risulti un soggetto equilibrato e ben inserito nelle quotidiane dinamiche della vita in famiglia. Chi è desideroso di accogliere un Miniature Bull Terrier nella propria casa accetti il suggerimento di informarsi il più possibile. Utile è rivolgersi ad allevatori disponibili a dedicare tempo per far conoscere al meglio tutte le caratteristiche di questa meravigliosa razza e capaci, con obiettività, di comprendere se è il cane giusto per voi.
Michele Maffeis