Nell’allevare una razza canina, oltre ad essere spinti dalla ricerca del “bello”, è fondamentale essere innamorati del carattere e personalità dei soggetti mèta della nostra passione zootecnica. Chi alleva Bassotti, ma anche solo chi si è avvicinato alla razza, è stato sicuramente stregato dal loro particolare carattere che rappresenta forse una delle motivazioni che spingono una persona a scegliere questo cane per la vita.
Molti però non sanno che il Bassotto è un cane da caccia a 360 gradi, con eccellenti doti venatorie sopra e sotto il terreno; il suo temperamento fiero ed intraprendente e il suo istinto cacciatore sono stati forgiati e mantenuti fino ai giorni d’oggi anche grazie agli allevatori del passato che non hanno mai dimenticato le sue originarie attitudini.
La sua struttura anacolimorfa è stata infatti sfruttata fin da tempi ormai lontani per la caccia in tana su selvatici tipo volpe o tasso e principalmente da guardie forestali e guardaboschi, ben felici di avere accanto un eccellente ausiliare, coraggioso e fornito di grande olfatto.
Nel 1879, in Germania, patria di origine della razza, venne redatto il primo Standard ufficiale che sottolineava l’importanza di allevare il bassotto in base alla finalità venatoria e, anche nella versione odierna, cita alla voce “Comportamento- Carattere - Indole”: “...di natura affabile, né pauroso, né aggressivo, con temperamento equilibrato, cane da caccia appassionato, perseverante, svelto e dotato di fine olfatto..”. In Italia la razza è attualmente tutelata dall’Amici
Bassotto Club, società specializzata fondata nel 1961 e riconosciuta dall’Enci, e che da sempre ha reso obbligatoria la prova di lavoro per conseguire il titolo di Campione Italiano di bellezza per la taglia standard; numerose infatti sono le prove ufficiali organizzate nel nostro paese, sia sopra che sotto terra, che attirano molti appassionati della razza, ansiosi principalmente di far divertire il proprio Bassotto e mettere alla prova le sue capacità venatorie.
Il Bassotto tedesco è perciò un cane di grande coraggio, attaccatissimo al padrone, estremamente intuitivo e perspicace; ci tengo a dire però che non bisogna confondere l’istinto venatorio con l’aggressività; al contrario infatti, per la mia esperienza, un cane che lavora correttamente, proprio in virtù dell’equilibrio mentale e della sicurezza che ha in sé stesso , difficilmente avrà atteggiamenti aggressivi verso l’uomo, e sarà in grado di socializzare facilmente integrandosi perfettamente nella famiglia.
Concludendo perciò questa breve disgressione, vorrei invitare ogni proprietario di Bassotto a guardare il proprio cane sotto una luce diversa, che lo possa far apparire in tutte le molteplici sfaccettature che caratterizzano questa razza, così particolare e, a mio parere, unica.
All.to della Nave
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