E' un gatto Thai o un gatto Siamese? Sono in molti a confondere le due razze. C'è anche chi pensa ancora che il gatto Thai sia l'equivalente meticcio del gatto Siamese, cioè un gatto Siamese non di razza pura. Niente è più lontano dal vero: il gatto Thai è una razza a se stante che però è strettamente imparentata col Siamese. Si potrebbe quasi dire che in origine fu il gatto Siamese che assomigliava al Thai di adesso, poi è stato selezionato il Siamese odierno e successivamente si è ritornati indietro selezionando i caratteri del Siamese originale ottenendo così il Thai moderno.
La storia e le origini del Thai sono intrinsecamente legate a quelle del Siamese. Se si va sul sito della FIFE si vede che la razza Thai è stata riconosciuta solamente di recente, nel 2017-2018. Le origini di queste due razze sono comuni. Non si sa da quale specie selvatica discenda: si sa solamente che era un gatto asiatico. Nel 1870 vennero importati nel Regno Unito i primi gatti provenienti dall'antico Siam, oggi la Thailandia. A dire il vero durante la prima esposizione felina al Crystal Palace di Londra non furono molto apprezzati.
Nel 1880, poi, il re del Siam regalò due coppie di Siamesi al console inglese a Bangkok, il quale li portò a Londra e li propose nuovamente al Crustal Palace: questa volta i Siamesi conquistarono tutti. Nel 1890 fu la volta degli Stati Uniti, dove cominciò a spopolare.
Soprattutto negli anni Venti ci furono tantissime richieste di Siamesi, ma la razza era molto delicata. Inoltre gli allevatori dell'epoca cominciarono a farli accoppiare fra consanguinei, indebolendo ancora di più la razza e rischiando l'estinzione negli anni Quaranta.
Si arriva così agli anni Cinquanta quando iniziò la selezione che avrebbe portato agli attuali Siamesi: il nuovo standard del Siamese prevedeva un gatto dal corpo più snello, con le orecchie più grandi e con il muso più appuntito. Così il vecchio Siamese, quello delle origini, venne ben presto dimenticato. Ma nel 1988 Mrs Anneliese Hackmann, presidente della World Cat Federation, durante un viaggio in Russia vide che lì erano rimasti molti gatti con l'aspetto dei Siamesi originali, quelli che ormai erano fuori standard per tutti.
Hackmann decise così di ripristinare l'antica razza Siamese delle origini, salvandola dall'estinzione: era iniziata la selezione del Thai. La razza venne riconosciuta un Russia nel 1990. Anche in Italia alla fine degli anni Novanta era iniziato il recupero di nuove generazioni di Thai utilizzando gatti colourpoint che assomigliassero ai primi Siamesi, ma questa strada venne accantonata quando nel 1998 in Italia arrivarono i primi Thai dalla Russia e dalla Germania. La FIFE ha iniziato il percorso di riconoscimento del Thai nel 2015.
Il sito della FIFE ci fornisce lo standard di razza del gatto Thai. Inoltre dai nostri amici di AllevamentiRazze.it trovate la scheda di razza completa del Siamese Thai.
Il Thai è un gatto di dimensioni medie, muscoloso, ma elegante e snello. La coda è media ed è affusolata in punta. La testa ha una forma tipicamente a cuneo, ma più arrotondata rispetto al Siamese odierno. Le orecchie sono di medie dimensioni e il pelo deve essere corto, setoso e senza sottopelo. Gli occhi possono essere solo blu: più il colore è intenso e meglio è.
Per quanto riguarda il colore del mantello, praticamente vengono accettate tutte le varietà di colore colourpoint anche in versione tortie (visto che il bianco non è accettato, possono essere solo bicolori e mai tricolori), tabby e golden, tranne il bianco (alla nascita i gattini Thai sono bianchi, la colorazione colourpoint arriva dopo qualche mese):
Per quanto riguarda il carattere del Thai, è un gatto molto dolce e affettuoso che si affeziona tantissimo a un membro della famiglia. Questa sua affettuosità può arrivare anche a trasformarsi in morbosità a volte.
Amano stare in braccio o acciambellati addosso ai loro umani. E adorano le coccole. Esattamente come il Siamese, è un gatto intelligente e chiacchierone: i Thai miagolano tantissimo, per cui valutate bene questo aspetto quando decidete di prendere un Thai.
Sono gatti che richiedono molte attenzioni, ma sono anche molto intelligenti: imparano facilmente il gioco del riporto e possono imparare anche ad usare il guinzaglio. Ma questo vuol anche dire che imparano velocemente le cattive abitudini: fate molta attenzione quando li educate. Sono abbastanza giocherelloni e vivaci: preparatevi a giocare un sacco con loro.
Per quanto riguarda la convivenza con altri animali, tendono ad essere molto socievoli. Sono gatti adatti anche per le famiglie con bambini (con i piccini si dimostra molto paziente) e per le persone anziane. Meglio tenerlo in appartamento al sicuro.
Il costo di un gatto Thai d'allevamento è molto variabile, ma a seconda della genealogia e dell'allevamento può andare dai 700 ai 1000 euro.
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