Una razza di gatto molto elegante e ammirata è il Sacro di Birmania. I Sacri di Birmania, noti anche come Birmani, sono una razza dalla storia antica. E' impossibile non rimanere affascinati dalla grazia di questi gatti, famosi anche per il colore particolare del mantello. Andiamo allora a scoprire qualcosina in più su questa razza.
Pare che i gatti Sacri di Birmania derivino dai gatti sacri di un tempio Khmer di Myanmar. Una leggenda raccolta che, tanto tempo fa, il tempio venne assalito. Il Gran Sacerdote, in meditazione davanti alla statua della dea in compagnia del suo gatto bianco Sinh, venne ferito mortalmente. Il suo gatto si stese sopra di lui e gurdò la statua della dea.
Mentre faceva ciò, il suo mantello divenne più dorato, gli occhi blu e le zampe, il muso e le orecchie divennero di colore scuro, tranne la piccola parte delle zampe che toccavano il padrone in punta di morte: quella parte delle zampe rimase bianca.
Il gatto si volse poi a guardare le porte del tempio e i monaci andarono subito a chiuderle, evitando ulteriori danni. Mentre accadeva ciò, anche altri gatti del tempio si trasformarono come Sinh. Da lì quei gatti cominciarono a trasmettere la trasformazione alla loro discendenza. Intanto Sinh rimase accanto al corpo del suo padrone e morì una settimana dopo di lui. I monaci dovettero così nominare un nuovo Gran Sacerdote e al momento dell'elezione, tutti i gatti del tempio accorsero per assistere. Erano nati i Gatti Sacri di Birmania. Questo, almeno, secondo la leggenda.
Verosimilmente questi gatti sono proprio originari della Birmania, tuttavia il loro luogo di nascita viene identificato con la Francia in quanto è qui che venne descritta in via ufficiale la prima coppia di Sacri di Birmania. Infatti qui da noi in Europa il Sacro di Birmania è arrivato relativamente tardi: la prima coppia di esemplari giunse in Francia nel 1918, donata dai monaci Kittahs. Purtroppo il maschio della coppia morì durante il viaggio, ma la femmina, già incinta prima della partenza, arrivò sana e salva. A seguito della Seconda Guerra Mondiale la razza rischiò l'estinzione, ma si riuscì a riprenderne l'allevamento fino ad arrivare allo standard di razza ufficiale nel 1966.
I Sacri di Birmania sono gatti di media taglia e appartengono alla categoria delle razze a pelo semilungo. L'aspetto è robusto, ma elegante. Tuttavia la caratteristica più vistosa è il mantello: da adulti, soprattutto i maschi, presentano una sorta di criniera intorno alla testa.
Il mantello sembra seta, anche se è meno folto di quello, per esempio, di un Persiano. Inoltre non ha un sottopelo molto folto. Tipicamente il muso, le orecchie e le zampe sono più scure, anche se la punta delle dita delle zampe è bianche (cosa che lo differenzia dall'Hymalayano, razza derivante dal gatto Persiano che ha la punta delle zampe scura). Questa caratteristica viene definita come "guanti".
Prima di andare a vedere le varie tonalità del mantello del Birmano, è bene sapere che i gattini hanno una maschera più chiara che tende poi a scurirsi con l'età. Queste sono le varianti di colore:
Queste sono le principali tonalità, le quali poi, a loro volta, possono avere delle varianti:
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Il Sacro di Birmania solitamente ha un carattere tranquillo. Talvolta può apparire distaccato, quasi snob, come se sapesse di essere una vera e propria bellezza, ma in realtà si affeziona molto alla sua famiglia.
Non miagola molto e quelle poche volte che lo fa non vocalizza in maniera eccessivamente alta. Tende a essere socievole e scarsamente aggressivo, ma non si dimostra troppo entusiasta nei confronti degli estranei. Odia la confusione, motivo per cui non sopporta sempre bambini rumorosi o altri animali.
Se state molte ore fuori di casa, non prendete un Sacro di Birmania: non è un Persiano che sta bene anche da solo, se le ore sono troppe, soffre di solitudine. E' un gatto che si attacca molto al suo umano, ricerca sempre le sue attenzioni e vuole attenzioni costanti. I gattini sono molto vivaci, mentre gli adulti tendono a essere più dignitosi, pur non disdegnando tipiche attività feline come l'arrampicata e la corsa. Inoltre non gradisce giocare da solo, preferisce sempre giocare insieme ai suoi umani.
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