Chi adotta un cane, ovviamente lo fa per donare tutto il suo amore a un esserino peloso che gli sarà fedele per il resto della propria vita. Certo, a volte combinerà qualche guaio, ma saranno tutti dimenticati grazie al suo affetto incondizionato che vi sarà di sollievo in ogni momento della vostra vita. Ovviamente per prendersi cura di un animale domestico sono diverse le spese che potremmo dover affrontare.
Dal cibo agli accessori, passando per le spese mediche: anche se ci auguriamo che il vostro Fido veda il veterinario il meno possibile, perché vuol dire che è in ottima salute! Forse non tutti sanno che in Italia le spese veterinarie sono detraibili. Ovviamente non tutte, proprio come avviene per le spese mediche di noi umani: c'è un tetto massimo di spesa che si può detrarre dalla nostra dichiarazione dei redditi, ma anche se non è tanto è pur sempre qualcosa, non vi pare?
Anche per il 2018 i contribuenti italiani possono detrarre le spese veterinarie sostenute per i propri animali domestici, di affezione o pratica sportiva, a patto di presentare ogni anno regolare dichiarazione dei redditi, attraverso il modello 730 e Unico.
Per il 2018, i contribuenti italiani possono ottenere una detrazione pari al 19 per cento. La franchigia relativa è pari a 129,11 euro, mentre il tetto massimo di spesa detraibile ammonta a 387,40 euro. Come sottolineato in precedenza, non è molto, anche perché quando andiamo a fare i conti le spese, anche solo dal veterinario, sono molte, già solo se il cane sta bene. Figuriamoci se il cane sta male! Gli animali domestici, purtroppo, non hanno la mutua come noi esseri umani, ma almeno possiamo in parte detrarre le spese sostenute per la loro salute. Ma quali sono le voci di spesa che possiamo indicare nella dichiarazioni dei redditi e come possiamo detrarle?
Le spese veterinarie detraibili sono le spese mediche e sanitarie che possiamo scaricare per ottenere uno sconto sull'IRPEF, ovvero sulle tasse da pagare. Possiamo inserire tutte le spese che il contribuente ha sostenuto per il proprio animale da compagnia. E dal 2018 questa voce è presente anche nel 730 precompilato, quindi se per la dichiarazione dei redditi usate questo sistema, potete stare tranquilli, perché potrete sperare in uno sconto sulle tasse detraendo le spese già sostenute per Fido o per altri animali domestici.
Si possono chiedere le detrazioni per tutte le prestazioni professionali certificate di un medico veterinario e anche per tutti i farmaci prescritti che abbiamo acquistato. Fate attenzione, però: la spesa veterinaria si può detrarre solo per quegli animali domestici che appartengono legalmente a noi. Quindi possiamo richiederla solo per gli animali che sono iscritti all'apposita anagrafe canina e dotati quindi di microchip, intestati a chi fa la dichiarazione dei redditi. Per altri animali domestici che non prevedono un'anagrafe, si possono presentare altri documenti: il passaporto europeo, il certificato di adozione o la fattura di acquisto, ad esempio, possono essere documenti validi per richiedere la detrazione.
La detrazione si può chiedere per le spese inerenti agli animali da compagnia o per la pratica sportiva, quindi cani, gatti, uccellini, cavalli da corsa, furetti e altri animali domestici. Non può essere chiesta per gli animali da allevamento o allevati per il consumo alimentar, oltre a quelli che sono detenuti in casa illegalmente, ovviamente.
Per poter ottenere la detrazione, bisognerà conservare tutte le ricevute, gli scontrini e le fatture, che vanno conservati per 5 anni (fate delle fotocopie, perché, soprattutto gli scontrini, hanno la brutta tendenza a scolorire con il passare del tempo e, in caso di controllo dell'Agenzia delle Entrate, voi potreste non essere più in grado di fornire la giusta documentazione).
Bonus Cani
Infine, una piccola precisazione. Nel 2017 era uscita una news riguardante un fantomatico bonus da 500 euro destinato a tutti i possessori di cani e animali domestici. Ovviamente non era vero, o meglio, era vero in parte, dal momento che l'anno scorso alcuni comuni italiani, effettivamente, avevano predisposto un incentivo per favorire l'adozione di animali da compagnia nei canili. Un bonus dunque per chi adottava un nuovo cane e non per tutti i possessori. L'incentivo che si traduceva con uno sgravio nella tassa comunale riservato ai rifiuti o con altre modalità che dipendevano da amministrazione ad amministrazione. Non era un bonus a livello nazionale, ma locale.
Purtroppo per quest'anno non abbiamo notizie in merito a un nuovo bonus destinato a chi decide di adottare un animale da un canile o un gattile: il consiglio che vi possiamo dare è di sentire il vostro comune di residenza, per verificare se ha adottato degli incentivi in questo senso.