La risposta è: perché ne abbiamo bisogno. In 43 anni non c'è stato un solo giorno in cui non abbia imparato qualcosa dai miei cani. Gattonavo e li seguivo come una cucciola, in riga in fila indiana dietro la grossa coda, la mia guida, naturale e sicura; poi mi aggrappavo per imparare il primo equilibrio, stringevo con i pugnetti il fitto pelo e fiera sorridevo con la bocca grande di orgoglio e fiducia. Capivo pian piano se una nuova creatura cercava sicurezza o gioco o era il momento di addormentarsi in braccio, l'ascolto. E poi l'attesa, aspettare la nascita, aspettare i tempi della mamma per potermi avvicinare, aspettare che crescessero per poterci rincorrere, aspettare i loro tempi. Questo è stato solo l'inizio....