Il Cane da Pastore Bergamasco è un cane di media mole, di aspetto rustico con pelo abbondante su tutte le parti del corpo, fortemente costruito ma molto ben proporzionato. Il tronco sta nel quadrato e il costato deve raggiungere il 50% dell’altezza del garrese. L’altezza al garrese ideale, per i maschi è 60 cm., per le femmine 56 cm. Vi sono inoltre 2 cm. di tolleranza in più o in meno per entrambi. Oggigiorno le condizioni ambientali e l’alimentazione hanno portato l’altezza media verso i limiti superiori dello Standard ed è importante far sì che non siano superati per non alterare l’aspetto armonioso di questa razza.
Pelo molto abbondante lungo e diversificato. La tessitura è ruvida (caprina) in particolare sulla metà anteriore del tronco. Dalla metà del torace per tutta la parte posteriore del corpo tende ai bioccoli o è già a bioccoli, in relazione all’età del soggetto. Il sottopelo è tanto corto e folto da non lasciare facilmente scorgere la pelle. I bioccoli devono formarsi piatti e larghi (circa 5 cm.) non devono essere rotondi, come nel Puli, perché indicherebbero un pelo riccio non corretto. La proporzione fra pelo lanoso e pelo caprino è importante anche per la funzionalità del mantello.
Infatti, un eccesso di pelo lanoso oltre a formare troppi bioccoli, spesso anche nella parte anteriore dove non dovrebbero esserci, rende il mantello poco "impermeabile", mentre un eccesso di pelo caprino fa sì che si formino pochi bioccoli e quindi il mantello non può svolgere la funzione di protezione per cui è stato selezionato.
Il colore del manto è grigio uniforme o a chiazze di tutte le gradazioni dalle più tenui di grigio fino al molto chiaro e al nero, anche con sfumature isabella e fulvo chiaro. Negli ultimi anni si sono fatte grandi discussioni su questo passo dello standard fra chi sostiene che il colore isabella è ammesso dallo standard come colore del pelo. Tuttavia il testo è chiaro, parlando di “sfumature” (ovvero, dal dizionario della lingua italiana, del “passaggio graduale da un colore ad un altro o da un tono ad un altro dello stesso colore”) lo standard indica quel graduale cambio di colore che si ha verso la fine dei bioccoli per effetto dell’infeltrimento della lana che lo forma e che nei cani con mantello grigio tende appunto all’isabella e al fulvo o marrone in quelli con pelo nero.
Di fatto il colore del mantello nel Cane da Pastore Bergamasco si può determinare solo guardando la radice del pelo e la ricrescita dell’anno e può essere solo compreso fra il nero ed il grigio, anche molto chiaro e a macchie (per effetto del gene di Merle). E’ ammesso il colore nero opaco. Il colore bianco uniforme è proscritto. Sono tollerate le chiazze bianche quando la superficie delle stesse non supera il quinto della superficie totale del mantello.
Il carattere del Pastore Bergamasco merita un discorso a parte perché è rimasto molto simile a quello degli antenati e l’istinto per il lavoro, selezionato duramente dai Pastori in passato, è ancora molto vivo. Il comportamento è quindi fortemente influenzato dalla funzione originale che consiste nella guida e nella custodia del gregge, lavoro in cui, il Cane da Pastore Bergamasco, evidenzia un comportamento esemplare per attenzione, riflessione ed equilibrio. Le sue capacità di apprendere e di decidere unitamente a moderazione e pazienza ne fanno un ottimo cane da guardia e da compagnia, idoneo agli impegni più svariati, Instaura con l’uomo uno stretto legame.
Questa descrizione è del 1957 e si trova nella prima stesura dello standard riconosciuto ufficialmente dall’E.N.C.I. e successivamente riportata integralmente nelle successive edizioni fino all’ultima stesura riconosciuta anche internazionalmente dalla F.C.I. col n. 194 del 1/06/1992.
Grazie a ciò oggi sono cani con grande capacità d’adattamento e quindi particolarmente versatili:
ATTENTI GUARDIANI non sono aggressivi ma sanno difendere ciò che viene affidato loro;
OTTIMI LAVORATORI hanno una grande resistenza ed un’ottima capacità di adattamento, sanno essere riflessivi e quindi evitano accuratamente i pericoli sia per se stessi che per chi gli viene affidato.
FEDELI COMPAGNI hanno bisogno solo di fare parte della vita della famiglia, tutto il resto è secondario e quindi più che di grandi spazi e di abbondante cibo hanno bisogno di sentirsi parte di un branco (meglio ancora se di umani affettuosi);
SOCIEVOLI CON TUTTI e con qualsiasi altro animale purché non siano provocati;
PAZIENTI e GENTILI amano e curano con attenzione e pazienza i cuccioli di qualsiasi razza (anche gli umani). Sono anche bravi ”educatori” e compagni adatti ad anziani e portatori di handicap.
FACILI DA ADDESTRARE perché prestano molta attenzione a ciò che gli umani desiderano ed amano avere un compito da svolgere. E’ evidente che il carattere rappresenta una delle caratteristiche più preziose di questa razza e, per preservarlo, è essenziale una particolare attenzione nella selezione dei soggetti da riproduzione.
Lele Mariani
Allevatore
All.to Lupercali – riconosciuto ENCI/FCI dal 1954 - www.lupercali.it