L'articolo è a cura di Fabrizio Caira, allevatore con Affisso Monte della Dea, giudice Prove di cerca del tartufo per Lagotto Romagnolo
Qualche giorno fa ero intento a preparare la pappa a 3 cuccioli … sul tavolo, nella parte opposta, le capsule con dentro il tartufo che utilizzo per l’addestramento. Arrivano i cuccioli con tutta la loro gran voglia di vivere. Li vedo con la coda dell’occhio che saltano e si dannano per cercare di raggiungere il tartufo. Tutto ciò malgrado fosse l’ora della pappa, ecco … questo è il Lagotto Romagnolo, le sue meravigliose doti innate si esprimono con naturalezza. Ma non solo, lo vediamo impegnato con composta serietà nella pet therapy, mostrare doti di grande atletica nell’agility, tirare fuori un gran coraggio in prove di Protezione Civile. Certo a noi, che lo seguiamo da 30 anni, ci viene spontaneo pensarlo in simbiosi con il suo conduttore nel bosco alla ricerca del tartufo, una meravigliosa avventura che viene dal passato e si proietta verso il futuro, la gioia di vedere un Lagotto che cerca nel vento e nell’aria l’emanazione giusta che lo porti in un punto preciso del terreno dove iniziare con gioia l’azione di scavo decisa ed avida accompagnandola con pregevole movimento di coda.
A volte capita di giudicare in prova di lavoro un soggetto che mi piace descrivere iniziando il giudizio dicendo che esprime voglia di fare, è un concetto che descrive egregiamente questa razza e che sposa si con il tartufo ma altrettanto con le più svariate discipline in cui viene impiegato o più semplicemente nella cosa che meglio riesce al nostro lagotto: voler bene e gratificare la famiglia che lo ha adottato. E se ci chiedono “ma davvero non perde il pelo?” possiamo solo che confermare, ma diciamo anche che esita a perdere il vizio, come il buon lupo, quindi attenzione a non viziarlo troppo perché sappiate che il nostro Re del bosco ama diventare il principe del divano, anche se noi lo preferiamo avvolto nelle umide atmosfere invernali impegnato in uno scavo profondo mentre nell’aria si diffonde un inebriante profumo di tartufo bianco.
E' il miracolo che si compie!
Non vi ho voluto annoiare con dati e nozioni che potrete trovare ovunque ma mi piace concludere con una frase del padre di questa razza Antonio Morsiani : "Va categoricamente ribadito il concetto assoluto che il Lagotto Romagnolo è un cane da lavoro e che solo un cane da lavoro può essere da esposizione". Nel Lagotto troverete tutto l’amore che saprete cercare.
Fabrizio Caira