Oggi andremo a conoscere meglio il British Shorthair, una razza di gatto naturale originaria della Gran Bretagna. Il motivo? E' presto detto: nel Regno Unito è dal 2001 la razza più diffusa, avendo superato persino il Persiano. Esistono due varianti del British:
Qui andremo a vedere storia, origini, colore del mantello, aspetto, carattere e prezzo del British Shorthair, mentre al British Longhair dedicheremo un articolo apposito.
La storia del British Shorthair viene fatta risalire al XIX secolo, anche se le sue origini nascono nei gatti portati in Gran Bretagna dai Romani, successivamente incrociati con gatti selvatici locali.
Per parlare di British vero e proprio, però, dobbiamo arrivare fino alla seconda metà dell'Ottocento quando Harrison Weir decise di selezionare la variante blu di questo gatto presentandola all'esposizione felina del Crystal Palace del 1871. Visto il colore, per parecchio tempo il British Blue venne confuso con i Certosini, tanto che le due razze, pur essendo genotipicamente molto diverse, venivano tranquillamente incrociate fra di loro. Successivamente, fino alla Seconda Guerra Mondiale, questa razza calò parecchio di popolarità, fino a che nel dopoguerra l'allevamento si impegnò per renderla nuovamente celebre. Fu in questo periodo che i British Shorthair vennero incrociati con i Persiani in modo da ottenere una testa più tonda e un corpo più morbido.
Il British Shorthair è un gatto di taglia medio-grande, massiccio, con un pelo folto e morbido che lo rende simile a un peluche. La testa è tonda con guance paffutelle. Il corpo è robusto e muscoloso, con zampe corte e coda arrotondata in punta.
Per quanto riguarda il colore del mantello, se all'inizio la variante più gettonata era quella blu, adesso si presenta in tantissimi colori:
Gli occhi sono tondi e grandi, mentre il colore varia a seconda del mantello. Per esempio, nel British Blue sono arancio, dorato o rame, mentre nel chincillà, nel silver shaded e nel golden shaded sono verdi.
Per quanto riguarda il peso, non è un gatto piccolo:
Se vi interessa approfondire la questione sul British Shorthair, vi consigliamo di dare un'occhiata alle schede di razza dei nostri amici di AllevamentiRazze.it:
Standard di razza del BritishIl British Shorthair è un gatto tendenzialmente tranquillo e socievole, anche se non richiede coccole incessanti. E' un gatto adatto alla vita in appartamento, ideale anche per chi trascorre molte ore fuori di casa: se può, si fa coccolare, altrimenti non disdegna di passare parecchie ore a dormire.
Da cuccioli possono essere più giocherelloni, ma da adulti sono decisamente più pacati, sono gatti discreti in casa. Non che non amino giocare, ma non sono di quelle razze iperattive che devono muoversi di continuo. Tendono anche a dormire vicino ai loro proprietari, ma non sopra di essi.
Convivono bene con altri gatti e cani. Inoltre sono adatti anche alle famiglie con bambini per via del loro carattere docile e pacato. Il miagolio è di media entità, ma non è una razza che miagola tanto.
Adorano tenere la situazione sotto controllo o appollaiandosi in alto o seguendovi per casa. Considerate che si ritiene a tutti gli effetti un membro della famiglia, alla pari con i suoi umani con cui è estremamente legato. Non tutti amano stare in braccio. Sono anche molto intelligenti e indipendenti, per cui potete tranquillamente insegnargli qualche comando. Inoltre è un gatto adattabile, non gli dispiace fare viaggi e assistere a cambiamenti.
Attenzione: se avete criceti o altri piccoli animali da compagnia, il British mantiene un certo istinto da cacciatore.
Il costo di un British Shorthair è molto variabile: si va dai 400 ai 900 euro, molto dipende dal tipo di allevamento e dalla genealogia del gatto.
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