Avete deciso di adottare un cucciolo di cane o un cane più grande e volete rivolgervi a un allevamento di fiducia? Allora dovete sapere cosa dice la legge in Italia in merito all'allevamento di cani. Innanzitutto c'è da dire che esistono due tipi di allevatori:
Entrambi hanno bisogno di una determinata certificazione per poter parlare di allevamenti a tutti gli effetti: di sicuro chi lo fa in maniera professionale avrà tutti gli strumenti e le capacità maturate con l’esperienza, con gli eventi ai quali ha partecipato, con corsi, letture approfondite e altro ancora. Ciò non toglie che anche un allevamento amatoriale, magari iniziato solo per passione e per la presenza in famiglia di una cagnolina con Pedigree, può essere un ottimo punto di riferimento per chi cerca un cane di razza. Come trovare gli allevatori “certificati”?
Forse non tutti sanno che esiste un vero e proprio registro degli allevatori, che è stato previsto all'art. 7 lett. a) del disciplinare del libro genealogico del cane di razza. Possono essere iscritte a questo registro tutte le persone fisiche e giuridiche che allevano sul territorio nazionale dei cani di razza che sono iscritti ai registri del libro genealogico e che sono proprietari di almeno due fattrici (ciascuna deve aver avuto almeno una cucciolata iscritta al libro genealogico e nata negli ultimi tre anni.
Gli interessati possono chiedere di essere registrati al registro degli allevatori all'Ufficio Centrale del Libro Genealogico (UC). La domanda deve contenere:
Per poter essere iscritti all'ENCI, dunque, sono molti i requisiti necessari, che possono darci ottime indicazioni sulla qualità e la professionalità dell'allevamento stesso. Ma come fanno gli allevatori italiani a ottenere gli affissi? Il Regolamento Affissi è stato approvato dal Ministero delle Politiche Agricole, Alimentari e Forestali, con D.M. 6988 del 26.3.2010. Per presentare la domanda il richiedente deve non solo risultare proprietario di due fattrici della stessa razza e dimostrare di aver iscritto libro genealogico italiano almeno 2 cucciolate, della stessa razza delle fattrici, ma anche non aver subito condanne o non avere un procedimento in corso per reati a tutela del sentimento per gli animali, di aver sottoscritto il codice etico, di essere residente in Italia.
L'affisso (che altro non è che la denominazione di un allevamento per distinguerne i prodotti) deve precedere o seguire il nome di un cane che proviene da una fattrice della quale il titolare dell'affisso è proprietario. Una sorta di etichetta di "garanzia" per chi decide di rivolgersi a un allevamento per adottare un cane, ma anche un incentivo a chi decide di intraprendere un'attività affascinante come quella di allevatore.
La disciplina in materia di allevamenti di cani in Italia è ben tutelata, con tutta una serie di disposizioni e strumenti utili sia per chi vuole aprire un allevamento sia per chi è in cerca di un cucciolo di razza dal Pedigree certificato, certo di rivolgersi a un centro o un privato certificato sicuro da ogni punto di vista. Prima di tutto per la salute e la tutela dei cani e poi anche per i diritti del compratore che merita trasparenza e certezza.